E più in generale – come scriveva Hugh McIlvanney sul. Questi sono 10 prospetti molto interessanti che consiglia, oltre a nomi che sono già stati fatti come Hlozek e Carrascal. Con il suo urlo quasi primitivo Adani evoca uno spirito guida mitico del pantheon futbolistico: la famosa Garra Charrúa. La garra sarebbe allora quella speranza di poter raggiungere l’obiettivo, se non per la migliore condizione tecnica o fisica, grazie al valore dello spirito. La trasposizione enfatica delle tecniche buffiane nel commentare un banalissimo anticipo o posticipo di Serie A risulta infatti spesso alquanto patetico e fuori luogo. La combattività india non avrebbe mai potuto avere in quel contesto le connotazioni di resistenza che possiamo averne noi dall’esterno, ed era dipinta come una fastidiosa contingenza, un ostacolo nel processo di colonizzazione e di costruzione della propria indipendenza e quindi identità. Passata la moda del commento volutamente giocoso di un José Altafini, troppo poco tecnico e fin troppo scanzonato, o di quello in stile “manuale del perfetto allenatore” di un Beppe Bergomi, che sa unire termini in allenatorese ad una modalità espressiva ed una verve da impresario di pompe funebri, ecco quindi giunti all’ultima frontiera del commento tecnico griffato Lele Adani, l’unione tra il sapere di Coverciano e l’arte sublime della supercazzola: “Adani, come se fosse Adani, anche per il direttore la supercazzola con scappellamento…”. Il colpo di testa di Vecino ha finito per oscurare persino la volée di Icardi, forse il gesto stilistico più bello della partita. Chissà, magari qualcuno di loro arriverà al fantacalcio un giorno… In conclusione possiamo dire che il Lele Adani commentatore di cose calcistiche ha decisamente rivoluzionato il commento di una partita di calcio sapendo unire in modo assolutamente casuale il tecnico con l’epico: cioè il termine specifico da aula B di Coverciano abbinato con il volo pindarico volto a celebrare enfaticamente le prodezze di questo o di quell’altro giocatore. Quindi neanche Vecino contro Lazio e Tottenham ha segnato per caso? Questa nuance negativa si è affievolita negli anni, l’Uruguay – anche grazie ai successi degli anni Zero del Duemila – si è divincolato da quella che sembrava essere diventata una camicia di forza, che si mette ai matti pericolosi, e c’è stata una complessiva riabilitazione del termine garra charrúa che peraltro, è bene sottolineare, non è neanche stata così popolare in patria fino alla fine della dittatura, dove si preferiva utilizzare “garra celeste”, rispettando pedissequamente a una linea intellettuale votata alla negazione dello sterminio delle tribù indie charrúa. È una misinterpretazione. Dalla parte della gente, dalla vostra parte. Non è più un segreto l'espressione "garra charrùa", concetto divenuto popolare grazie al nostro Lele Adani dopo Inter-Tottenham della scorsa Champions al gol di Vecino. L’artiglio che graffia”. Lele Adani è andato a caccia dei migliori giovani talenti del mondo.L’opinionista di Sky ha fatto molti nomi da segnarsi nelle dirette Instagram con Vieri, nella Bobo Tv. C’è talmente tanta garra, anzi, nel carattere degli uruguaiani che anche il primo verso del loro inno, a volerlo, potrebbe essere assunto come tentativo di definizione: «Orientales, la patria o la tumba». Un'occasione persa per lui, nonostante le grandi parole di Lele Adani, grande esperto di calcio sudamericano: “Vi dico di segnarvi questo nome nascosto Si tratta di Schiappacasse, lo ha preso il Sassuolo ed è ancora giovanissimo, fidatevi di me che questo ragazzo è forte. È un allenatore, ma non allena. La corsa per non retrocedere può ancora riservare delle sorprese. Le particelle elementari della garra sembrano essere l’impegno fisico, lo sforzo caratteriale e il coinvolgimento emotivo. Risollevare il Marsiglia nel mezzo di una rivoluzione. Sta di fatto la combinazione tra garra e charrúa, tutt’affatto che scontata come cercherò di spiegare più avanti, è diventata una sorta di ready-made, tipo «l’alba dalle rosee dita» di Omero o il «me capisci zì» di Danno del Colle der Fomento, un’espressione di senso compiuto da piazzare al termine di una frase. Calcio Francesco Scabar-13 Ottobre 2018. Tutti questi fatti, queste diverse interpretazioni e sensazioni che si nascondono tra le pieghe della G, negli interstizi dei cuspidi delle A, e nelle pance accoglienti delle R che compongono la parola GARRA, riecheggiano ogni volta che pronunciamo la combo “garra charrúa”. Magari volete fare un regalo a Lele Adani. È un allenatore, ma non allena. e combattenti indomiti che al posto della mimetica vestono la maglia celeste. Insomma, il propellente che rende l’impossibile possibile. Il centravanti dell’Empoli si è aggiudicato di nuovo il premio AIC. Donbass, bambino di 5 anni ucciso da una bomba. Il picco della vergogna fu raggiunto ai mondiali del 1986 quando l’uruguagio Batista esagerò con la garra e fu cacciato per un fallaccio dopo appena cinquantasei secondi in Uruguay-Scozia un fatto che gente come Adani o altri cultori nostrani della garra o del “cholismo” si guardano bene dal dire! […] Il calcio è cambiato. Il parossismo di tutto ciò è stato raggiunto nel famoso “La garra charrua! Chi meglio dell’ex capitano dell’Uruguay? Adani fa male invece a sbrodolarsi in “covercianese” in salsa epico-d’annunziana con contorno di qualche supercazzola con scappellamento a destra per disquisire sulla capacità di “attaccare lo spazio” o di “leggere i tempi dell’azione” di gente come Kessie o Gagliardini. Il colpo di testa di Vecino ha finito per oscurare persino la volée di Icardi, forse il gesto stilistico più bello della partita. Sono passati da pochi minuti le 20.45, quell’orario in cui hai appena finito di cenare e ti stai sedendo sul divano, in pieno prime time televisivo: la timeline di Twitter degli appassionati di calcio si inizia a riempire, con una certa viralità, del video del gol con cui l’Inter ha ribaltato il risultato contro il Tottenham, con un gol nei minuti di recupero che ha regalato la vittoria all’esordio in Champions League dopo sei anni. Noi, invece, no. Faccio una piccola premessa: personalmente non ho nulla contro il Lele Adani persona, anzi la sua parlantina schiettamente emiliana e i suoi modi di fare tipicamente ruspanti mi fanno simpatia, simpatia che però svanisce non appena il buon Lele inizia a commentare una partita di calcio! Il vero punto zero della garra charrúa, secondo la Federazione uruguaiana (come riportato nella pubblicazione ufficiale «. Una delle poche parole charrúa che sono arrivate fino a noi è “guar”, che significa “mano”, e sempre secondo il DRAE, in senso colloquiale la garra può essere anche “la mano di una persona”. C’è la frase di Jules Rimet, a quanto pare pronunciata poco dopo il fischio finale di quello che passerà alla storia come Maracanazo, che se non definisce la garra charrúa, quanto meno getta le basi per comprenderne i presupposti di fondo: «Nel calcio, giocare bene a volte non basta. La famosa garra è infatti sempre stata associata non alle edizioni della Celeste trionfanti negli Anni Venti o negli Anni Cinquanta bensì a quelle alquanto mediocri degli Anni Settanta-Ottanta dove l’Uruguay pallonaro era semplice sinonimo di anticalcio: gioco puramente speculativo fatto di retropassaggi al proprio portiere, botte da orbi in difesa e centrocampo ai danni degli avversari, e continue simulazioni quelle poche volte che l’arbitro fischiava qualche fallo agli uomini in celeste. Una delle poche parole charrúa che sono arrivate fino a noi è “guar”, che significa “mano”, e sempre secondo il DRAE, in senso colloquiale la garra può essere anche “la mano di una persona”. E più in generale – come scriveva Hugh McIlvanney sul The Observer in quei giorni – dal «pretestuoso disprezzo non solo delle regole del gioco e degli avversari, ma anche di ogni remotamente civilizzato codice di condotta. Fabrizio Gabrielli scrive e traduce dei libri. Con il suo urlo quasi primitivo Adani evoca uno spirito guida mitico del pantheon futbolistico: la famosa. Adani aggiunge che “l’ultima parola nel calcio è la loro”, degli uruguaiani c […] Sono una marmaglia annichilente, dovrebbero dare un premio a chiunque sappia illuminarci sulla loro psiche nazionale. A questo punto sorge spontaneo un dubbio: se la garra degli uruguaiani è leggendaria, con che termini dobbiamo allora descrivere il “casino organizzato” ideato da Eugenio Fascetti? Adani aggiunge che “l’ultima parola nel calcio è la loro”, degli uruguaiani cioè, che “hanno un cuore differente, lo capisci o no? In questo articolo svisceriamo e mettiamo alla berlina alcuni aspetti controversi dell'"adanismo". Il resto, si capisce da sé. Leggi. La sua prestazione ha portato il Chelsea in finale. La sorpresa più divertente di questa Serie A. Sette gol per ricordarci di un attaccante unico. Un’interpretazione che nasce dal fallo con cui José Batista, dopo 53 secondi di Scozia-Uruguay nel Mundial messicano, si guadagna il rosso più rapido della storia della Coppa del Mondo. Ma c’è anche dell’altro, gli entusiasmi onanistici dell’Adani sulla garra charrua presentano elementi tali da sfociare nell’antistorico. Secondo il dizionario della lingua spagnola (DRAE), la “garra” – il cui primo significato è, appunto, “l’artiglio”: +1 per Adani – nella sua accezione figurativa convoglia i significati di convinzione, attrazione, persuasione. […] Sono una marmaglia annichilente, dovrebbero dare un premio a chiunque sappia illuminarci sulla loro psiche nazionale. La stessa metodologia è stata usata, nel giornalismo, dal Buffa che, prima nel campo del basket (soprattutto NBA) e poi anche in quello calcistico, è riuscito a crearsi la fama di “grande narratore di vicende sportive” utilizzando un particolare registro stilistico, molto enfatico e pomposo, adatto a descrivere con tono epico grandi eventi o le gesta di grandi personaggi dello sport in una sorta di Iliade od Odissea contemporanea. Devi anche farlo, sembrano essere l’impegno fisico, lo sforzo caratteriale e il coinvolgimento emotivo. Lele Adani a Sky. E seppure ci riuscissimo, dovremmo farlo con lo spirito critico di Diego Forlán, che una volta disse «Io non ci credo, alla. Inizia la fase a eliminazione diretta, quella più divertente. L’incredibile percorso di Oscar Washington Tabarez, un totem del calcio mondiale. Anche se vuoi mettere quanto è liberatorio, dopo un gol al novantunesimo, urlarlo con tutto il fiato che hai in corpo? Qualche giorno fa vi abbiamo raccontato un episodio relativo alla famosa e celebrata “Garra Charrùa” ovvero quella caratteristica che secondo molti (Lele Adani su tutti) rende così speciali i calciatori uruguaiani. Quotidiano indipendente di approfondimento. negativa si è affievolita negli anni, l’Uruguay – anche grazie ai successi degli anni Zero del Duemila – si è divincolato da quella che sembrava essere diventata una camicia di forza, che si mette ai matti pericolosi, e c’è stata una complessiva riabilitazione del termine garra charrúa che peraltro, è bene sottolineare, non è neanche stata così popolare in patria fino alla fine della dittatura, dove si preferiva utilizzare “garra celeste”, rispettando pedissequamente a una linea intellettuale votata alla negazione dello sterminio delle tribù indie charrúa. Gli orientali, diversi dagli occidentali (gli argentini, a est del Rio de la Plata), sarebbero appunto gli uruguaiani. Un’interpretazione che nasce dal fallo con cui José Batista, dopo 53 secondi di Scozia-Uruguay nel Mundial messicano, si guadagna il rosso più rapido della storia della Coppa del Mondo. C’è poi un altro item tipico, oltre alla retorica grondante di supercazzole, comune sia dell’andanismo che del suo padre putativo, il buffismo: la smodata e pacchiana esterofilia. Questa sera sui propri profili Instagram, Lele Adani e Massimo Ambrosini hanno fatto una bella chiacchierata in diretta con i fan. E seppure ci riuscissimo, dovremmo farlo con lo spirito critico di Diego Forlán, che una volta disse «Io non ci credo, alla garra. Il vero punto zero della garra charrúa, secondo la Federazione uruguaiana (come riportato nella pubblicazione ufficiale «100 años de gloria») sarebbe la finale del Sudamericano 1935 a Lima, quando nonostante evidenti segnali di stanchezza la “Celeste” aveva ribaltato a suo favore la finale contro l’Argentina. È una misinterpretazione. È un filosofo, ma non filosofeggia. Chi rischia di più nella lotta salvezza quest’anno, Le 7 partite decisive dello Scudetto dell’Inter. La loro condotta è una mortale combinazione di senso di rivalsa della piccola nazione e machismo latino, o è la deplorevole mescolanza di povertà e regressione politica in patria?». È una parola-contenitore di più sentimenti che non possiamo, per quanto vorremmo, capire nella loro interezza e rinchiudere in una sola definizione. Anche grazie alla reazione di Lele Adani, seconda voce nel commento televisivo, un urlo che sopraggiunge subito dopo che Riccardo Trevisani aveva a sua volta gridato: «Non è possibile!». Ma se non cominciamo a cambiare, le cose andranno sempre peggio, e tutta la garra del mondo non potrà aiutarci». Ha la garra chi dà il meglio di sé in situazioni vivi-o-muori, chi non indietreggia mai, chi lotta (cliché alert #1) con le unghie e con i denti, chi (cliché alert #2) sputa il sangue, chi (cliché alert #3) lotta fino all’ultimo respiro. La “Tri” sta mettendo in mostra alcuni dei migliori giovani talenti del Sud America. I charrúa, invece, erano gli indios precolombiani che vivevano sulle sponde del Rio della Plata. Il City ha disinnescato le armi offensive del PSG e ha raggiunto la finale. Lele Adani la chiama Garra Charrua e Diego Godin la interpreta meglio di chiunque altro, mettendo in campo quell ’animus pugnandi tipicamente uruguagio, che fa di chi veste la camiceta celeste un autentico lottatore! Daniele Adani, spesso soprannominato Lele è una delle “voci” di Sky Sport, dove è sia opinionista che commentatore tecnico delle partite di calcio dell’emittente. Nato a Correggio il 10 luglio 1974, Daniele Adani è stato un calciatore, per la precisione un difensore centrale. Una creatura metà Garra Charrúa metà – noblesse oblige – pubblicità Nike. Racconto dei festeggiamenti dei tifosi dell’Inter e dell’indignazione in tempo di pandemia. Una semifinale giocata al livello dei migliori. Intervista al doriforo e icona del movimento surfistico italiano. La particolare bravura (e scaltrezza) di Buffa sta nel fatto che l’avvocato abbia saputo nei suoi show unire l’enfasi e la retorica su una struttura di racconto molto lineare e ben composta con riferimenti non inopportuni alla storia, alla filosofia e alla politica che possiamo definire come le classiche palline sull’albero di Natale. Nasce in Uruguay, riferita al calcio, soprattutto ma è […] L’Uruguay è il miracolo calcistico del mondo. Marco Verratti è ormai al livello dei più grandi, Il calciatore di B di aprile 2021: Leonardo Mancuso, L’onda perfetta è la prossima, intervista a Leonardo Fioravanti, La nuova sfida impossibile di Jorge Sampaoli, La carriera assurda e sorprendente di Patrick M’Boma. Tutto ciò che avviene al di fuori dei patri confini, anche le cose più assurde e fuori luogo, diventa di colpo un qualcosa per dirla alla Arrigo Sacchi di “straordinerio”. C’è la frase di Jules Rimet, a quanto pare pronunciata poco dopo il fischio finale di quello che passerà alla storia come Maracanazo, che se non definisce la garra charrúa quanto meno getta le basi per comprenderne i presupposti di fondo: «Nel calcio, giocare bene a volte non basta. Superare il difensore nerazzurro è impresa ardua davvero, ma se anche l’avversario ci riuscisse, certo non la passerebbe liscia… Joya e spavento. Diego Lugano – 46 euro – per Lele Adani. È un garro charrúo, ma non è nato in Uruguay. Garra Charrúa. Di diverso avviso è il protettore dell’Uruguay e della garra chuarrua, Lele Adani: “Montero passava spesso per giocatore duro, ma non era scorretto bensì pulito. I charrúa, invece, erano gli indios precolombiani che vivevano sulle sponde del Rio della Plata. Questi personaggi infatti avevano il compito di vendere determinate cianfrusaglie, dai materassi alle pentole, secondo la tipica metodologia dell’imbonitore: usare enfasi, paroloni, termini arditi per spacciare semplici pezzi di vetro per diamanti. Salvo poi burlarsi degli slavi in campo, sconfitti 7-0. Fategli caricare il messaggio di tutta la retorica sudamericana possibile. Buffa fa quindi bene a raccontare con termini enfatici le prodezze di assi come Michael Jordan, Pelé, George Best, Diego Armando Maradona o Alfredo Di Stefano, cioè personaggi leggendari dai quali l’ascoltatore si può aspettare gesta incredibili descritti con termini epici e magniloquenti. Inter-Totthenam 2-1: Trevisani e Adani di Sky in versione ultras e scoppia la polemica. Ha tradotto Lugones e collaborato con i blog di Finzioni, Edizioni Sur e Fútbologia occupandosi di Sudamerica, calcio e letteratura, anche in combine. https://www.ilnapolista.it/2018/07/repubblica-massimo-mauro-lascia-sky Daniele Adani, detto Lele (Correggio, 10 luglio 1974), è un telecronista sportivo ed ex calciatore italiano, di ruolo difensore. Voglio dire, ma quanto è simpatico. Se in campo Lele Adani da Brescia non ha lasciato il segno, nel senso di goal sensazionali o di trofei alzati al cielo, sicuramente non si può parlare di un difensore che lasciasse il campo senza aver dato il massimo e forse anche di più, convinto che il successo o la sconfitta della sua squadra dipendesse dal suo maggior impegno possibile. Il suo ultimo libro si intitola "Sforbiciate. !Andiamoooooooooo⚫⚫ pic.twitter.com/9fpCJGTZgh, — Matías Vecino (@vecino) 18 settembre 2018. […] Il calcio è cambiato. Notizie, inchieste, analisi, economia, politica internazionale, cultura, arte, tecnologia. È un garro charrúo, ma non è nato in Uruguay. La garra, insomma, è sempre charrúa. e combattenti indomiti che al posto della mimetica vestono la maglia celeste. Possiamo dire infatti che, così come Isacco discenda da Adamo, il Lele Adani commentatore calcistico sia nato da una costola del giornalista milanese, famoso per aver introdotto in ambito del giornalismo sportivo italiano il cosiddetto “storytelling” che possiamo prosaicamente tradurre come una trasposizione in chiave sportiva delle televendite in onda sui canali Mediaset condotte da luminari del campo come Giorgio Mastrota o dal “Baffo” Da Crema. Ma il cugino di Haaland sogna pecore elettriche? Secondo molti storici la garra charrúa sarebbe un termine nato nella decade ‘20-’30 del XX secolo, che è una collocazione bislacca perché in quegli anni l’Uruguay calcistico era davvero una macchina da guerra, che vinceva tutto (due Olimpiadi e un Mondiale in dieci anni) senza troppe avversità da affrontare, col vantaggio anzi di una sottovalutazione che era figlia dell’esotismo. Biden: “USA e NATO con l’Ucraina”, Covid-19: L’Ema svolgerà i test clinici sul vaccino Sputnik V, Corno d’Africa: il grande valore della diplomazia eritrea, 17 Marzo, l’Anniversario dell’Unità d’Italia: tempo di bilanci. E poi: perché viene utilizzata così spesso quando ci sono di mezzo degli uruguaiani? Anche grazie alla reazione di Lele Adani, seconda voce nel commento televisivo, un urlo che sopraggiunge subito dopo che Riccardo Trevisani aveva a sua volta gridato: «Non è possibile!». A parte gli esempi già fatti, la Garra Charrúa™ tipicamente uruguaiana si è manifestata in modo plateale almeno in altre due occasioni molto semplici da tirare fuori dai cassetti della memoria: Questo secondo esempio è più controverso, lo so, ma c’è una sfumatura della garra che bisogna comunque prendere in considerazione. La Superlega è il frutto di scelte politiche che vanno avanti da decenni. È il Vate dei nostri tempi. L’ultima parola è degli uruguagi!” urlato da Adani (assieme alla sua fida spalla Trevisani) al gol decisivo dell’uruguaiano Matias Vecino in un Inter-Tottenham di qualche settimana fa. È un filosofo, ma non filosofeggia. Lele Adani, fenomenologia della supercazzola calcistica. “El Gran Mariscal” Nasazzi, portatore sano di Garra Charrúa. Pochi commentatori calcistici hanno saputo lasciare un'impronta così profonda nello stile di commentare le partite, come Gabriele "Lele" Adani. Calcio, passioni, un bicchiere di vino con un amico, la felicità. Quando Suárez ha parato di mano sulla linea un gol fatto nei quarti di finale contro il Ghana al Mondiale del 2010, salvando l’Uruguay dall’eliminazione certa e permettendole di arrivare poi quarta. In questo articolo svisceriamo e mettiamo alla berlina alcuni aspetti controversi dell'"adanismo". Southpaw mascotte – 46 euro – Per voi stessi. Salva il mio nome, il mio indirizzo email, il mio sito personale in questo browser per i prossimi commenti, Ha inserito un indirizzo email inesistente/non corretto. Noi, invece, no. Alla scoperta di Daniele Adani, dalla carriera da calciatore a quella di commentatore televisivo, ben più ricca di soddisfazioni. Quello che vi andiamo a raccontare però batte di gran lunga tutti gli altri aneddoti relativi all’indomito carattere dei giocatori della “Celeste”. Tutto nasce nel Rio de la Plata. Il suo lavoro tende a “dividere” molto le opinioni dei tifosi e degli stessi addetti ai lavori, sia nelle telecrona che che nel modo di interpretare il calcio. Con il suo urlo quasi primitivo Adani evoca uno spirito guida mitico del pantheon futbolistico: la famosa Garra Charrúa. Lo marcavo spesso nelle situazioni da calcio d’angolo. Ancora senza fiato!! La loro condotta è una mortale combinazione di senso di rivalsa della piccola nazione e machismo latino, o è la deplorevole mescolanza di povertà e regressione politica in patria?». E’ una chiamata che faccio in sordina ma teniamola buona. Se prendiamo anzi l’interpretazione in vigore negli anni ‘80 e ‘90, con l’Uruguay uscito da decenni di repressione e dittatura, la garra è un concetto decisamente più grigio. Venendo ai fatti concreti, iniziando a parlare del “fenomeno Adani”, per capire come questo onesto ex difensore di Serie A (Brescia, Fiorentina, Inter le squadre dove ha lasciato i ricordi più positivi) abbia decisamente cambiato il modo di commentare una semplice partita di calcio, infarcendola di tecnicismi Made in Coverciano ed enfasi pomposa e trionfalistica che sembra mutuata da una poesia di d’Annunzio a mio avviso dobbiamo partire da quello che può essere ritenuto a tutti gli effetti il padre putativo dell'”adanismo” (assieme al famigerato Conte Mascetti di Amici Miei) e cioè Federico Buffa. “Hanno un cuore differente” ha detto Lele Adani in telecronaca enfatizzando la rete di Vecino al Tottenham. Anche grazie alla reazione di Lele Adani, seconda voce nel commento televisivo, un urlo che sopraggiunge subito dopo che Riccardo Trevisani aveva a sua volta gridato: «Non è possibile!». Un uomo che malgrado la malattia non si è mai fermato combattendo proprio come i giocatori della Celeste. Nwankwo Kanu – 46 euro – Per il vostro amico nostalgico. Quando Eliseo Álvarez ha giocato tutta la partita contro l’Unione Sovietica nel Mondiale cileno del ‘62 con il perone fratturato, dovendo poi attendere un anno prima di tornare in campo, rischiando pure di perdere la gamba. L’artiglio che graffia”. Devi anche farlo profondamente, come fa l’Uruguay». Inizia a giocare a calcio nella Sammartinese, squadra del suo paese, San Martino in Rio, per poi entrare nel settore giovanile del Modena, dove fa le sue prime apparizioni all'età di 18 anni. Video. Ora possiamo facilmente capire come tutta questa sofisticata impalcatura vada letteralmente a farsi benedire in una narrazione episodica e a spezzatino come quella di una partita di calcio. Storie di pallone ma anche no" (Piano B, 2012). ») sarebbe la finale del Sudamericano 1935 a Lima, quando nonostante evidenti segnali di stanchezza la “Celeste” aveva ribaltato a suo favore la finale contro l’Argentina. 27K likes. Lele Adani, ex difensore dell'Inter, impazzisce al gol di Matias Vecino. aggiunge che “l’ultima parola nel calcio è la loro”, degli uruguaiani cioè, che “hanno un cuore differente, lo capisci o no? S’intende lo stile calcistico legato all’ Uruguay tutto intensità e sacrificio, tipico del popolo discendente dagli indigeni che vivevano sulle sponde del Rio de la Plata. L’Uruguay, nella forma mentis del Lele Nazionale (ma non solo sua) è diventato così una sorta di Chiapas in salsa calcistica: un luogo mitologico, popolato da generali (con il Maestro galantuomo Tabarez che sostituisce il famoso Subcomandante Marcos!)
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